Rapporto sul futuro della formazione in Italia
Rapporto sul futuro della formazione in Italia

La Commissione De Rita, istituita dal Ministro del Lavoro Sacconi, ha elaborato un approfondito lavoro di analisi e ha avanzato una serie di proposte sul sistema formativo italiano.

Il Rapporto affronta i temi della formazione al lavoro e nel lavoro, in coerenza con l impostazione del Libro bianco sul Welfare del ministro Sacconi.

Il Rapporto analizza le criticità della situazione della formazione in Italia che risulta particolarmente allarmante nel confronto con i paesi europei più sviluppati.

Tra le principali cause di questa situazione deficitaria, la commissione denuncia i limiti presenti sia nel mondo della formazione che nel mondo del lavoro, oltre che nella mancanza di comunicazione tra i due sistemi.

La principale carenza del sistema formativo, secondo la Commissione, è rappresentata dall incapacità di offrire percorsi formativi in grado di rispondere ai bisogni delle persone (in particolare le fasce più deboli del mondo del lavoro) e coerenti con le esigenze delle imprese.

La commissione sottolinea i limiti del sistema della formazione professionale regionale penalizzato, da una presenza fortemente disomogenea sul territorio nazionale e dalla mancanza di una chiara divisione dei compiti rispetto all istruzione professionale (auspicando un intervento chiarificatore con l applicazione del Titolo V) e denuncia la debolezza della formazione tecnica superiore non universitaria.

Viene, infine, sottolineata la scarsissima sinergia tra interventi dello Stato, delle Regioni e delle parti sociali, pur in presenza dell accordo del 2007 sulla formazione continua, siglato dal Ministero del Lavoro, dal Coordinamento Regioni e dalle parti sociali, rimasto quasi del tutto inattuato.

Nonostante un notevole sforzo di analisi il Rapporto evidenzia la sua debolezza sul versante delle proposte e più precisamente rispetto al ruolo dell impresa praticamente come sede unica dello sviluppo delle professionalità e della certificazione delle competenze, attraverso lo strumento della bilateralità tra le parti sociali.

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