Ocse: Italia investe poco nella scuola
Ocse: Italia investe poco nella scuola

Gli stipendi degli insegnati italiani sono tra i piu’ bassi d’Europa. Lo rileva l’Ocse. L’Italia investe poco sull’istruzione, certamente meno della media Ocse. E la disoccupazione nell’area Ocse è sempre alta.

Il nostro Paese riserva alla scuola il 4,8% del Pil, mentre in media i paesi Ocse le garantiscono il 6,1%. Lo rileva il rapporto Ocse sull’educazione. Secondo il rapporto, gli stipendi degli insegnanti italiani sono notoriamente tra i piu’ bassi d’Europa, diminuiti dell’1%, mentre nel resto dei paesi dell’Ocse sono aumentati in media del 7%.

Un insegnante della scuola media in Italia deve attendere 35 anni di servizio per ottenere il massimo salariale, quando la media Ocse ne prevede invece 24. E comunque, in generale, i docenti italiani guadagnano il 40% in meno rispetto ad altri connazionali con il loro stesso grado di istruzione.

Per quanto riguarda l’investimento per studente delle scuole, dal 2000 al 2008 in Italia e’ aumentato del 6%. Dopo la Francia, l’Italia e’ il paese con il minor incremento: la crescita media Ocse si attesta infatti al 34%. Aumentato di poco anche l’investimento per gli universitari: 8% contro il 14%. Ridotte infine anche le risorse per l’istruzione messe a disposizione dai privati: corrispondono solo all’8,6% del totale della spesa, contro il 16,5% della media Ocse.

E’ sempre più ampia la differenza tra l’Italia e gli altri Paesi per quanto riguarda gli investimenti sugli studi accademici.

Infine i dati sulla disoccupazione. Il tasso di disoccupazione nell’area Ocse a luglio e’ rimasto invariato, per il quinto mese consecutivo, all’8,2%, pari a circa 44,5 milioni di senza lavoro. Stabile anche il tasso per l’Eurozona, al 10%, l’Italia, all’8%, e la Germania, al 6,1%, mentre la Francia ha fatto registrare un lieve incremento, dal 9,8 al 9,9 per cento.
La disoccupazione resta particolarmente elevata nei seguenti Paesi: 12,3% in Portogallo, 14,5% in Irlanda, 15% in Grecia (dato fermo a marzo 2011) e 21,2% in Spagna.

http://www.oecd.org/document/21/0,3746,en_21571361_44315115_48651029_1_1_1_1,00.html

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