Legacoop sui ritardi di pagamento delle Pubbliche Amministrazioni
Legacoop sui ritardi di pagamento delle Pubbliche Amministrazioni

Per un anno non possono essere intraprese o proseguite azioni esecutive nei confronti delle aziende sanitarie locali e ospedaliere e i pignoramenti eventualmente eseguiti non vincolano gli enti debitori e i tesorieri.

“Manteniamo viva la fiducia che prima o poi il problema dei ritardi di pagamento delle pubbliche amministrazioni sará adeguatamente affrontato. Troppo forte è infatti oramai la attenzione generale su questo problema, troppo vistoso il fenomeno e troppo vasto il rischio di vertenze molto costose per i bilanci pubblici, perché Governo e forze politiche possano continuare ad ignorare i problemi posti dalle imprese ancora per un lungo periodo. Per il momento, tuttavia, sembra che al peggio non ci sia limite, l’articolo 2, comma 89 della legge finanziaria 2010 (Legge 23 dicembre 2009 , n. 191 recante Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato), prevede il blocco per dodici mesi di qualsiasi azione esecutiva, inclusi i pignoramenti giá eseguiti (!), per crediti verso le Asl delle regioni oggetto dei piani di rientro dai disavanzi sanitari, in sostanza quelle maggiormente indebitate. Per di più, la norma prevede che alle imprese, per quei 12 mesi gli interessi siano dovuti solo al tasso legale e non sulla base di quanto stabilito dal decreto legislativo di recepimento della direttiva contro i ritardi di pagamento”. Così Franco Tumino, Presidente Ancst/Legacoop, ed esponente del Taiis (www.taiis.it) si esprime in un editoriale che figura sul sito del “Tavolo interassociativo” delle imprese di servizi. Infatti, la norma recita testualmente “Al fine di assicurare il conseguimento degli obiettivi dei piani di rientro dai disavanzi sanitari, sottoscritti ai sensi dell’articolo 1, comma 180, della legge 30 dicembre 2004, n. 311, e successive modificazioni, nella loro unitarietá, anche mediante il regolare svolgimento dei pagamenti dei debiti accertati in attuazione dei medesimi piani, per un periodo di dodici mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge non possono essere intraprese o proseguite azioni esecutive nei confronti delle aziende sanitarie locali e ospedaliere delle regioni medesime e i pignoramenti eventualmente eseguiti non vincolano gli enti debitori e i tesorieri, i quali possono disporre delle somme per le finalitá istituzionali degli enti. I relativi debiti insoluti producono, nel suddetto periodo di dodici mesi, esclusivamente gli interessi legali di cui all’articolo 1284 del codice civile, fatti salvi gli accordi tra le parti che prevedono tassi di interesse inferiori”. “Tutto ciò” -continua Tumino – “oltre che inaccettabile nella sostanza, è in contrasto formale con le disposizioni europee vigenti (Direttiva 35/2000 contro i ritardi di pagamento), e quindi si spera che il Governo se ne renda conto e voglia rimettere mano al provvedimento. In ogni caso, come Taiis – Tavolo interassociativo imprese di servizi (nel quale si coordinano tredici organizzazioni rappresentative delle imprese di servizi, aderenti a Confapi, Confcommercio, Confindustria e alle tre centrali cooperative di maggiore rilevanza, Agci, Confcooperative e Legacoop) abbiamo inviato contro la disposizione una segnalazione preventiva alla Commissione europea (che è stata comunque protocollata in arrivo e sulla quale è dunque una iniziata una istruttoria) segnalazione che ora, entrata in vigore definitivamente la norma, confermeremo definitivamente. La gravissima disposizione è comunque indicativa di come il problema del debiti delle pubbliche amministrazioni sembri richiedere oramai nei casi più gravi misure di assoluta emergenza, per essere tenuto sotto controllo. Nel mentre quindi porteremo avanti la iniziativa per cercare di ottenere la correzione di questa iniqua norma, contemporaneamente opereremo il tentativo di far avanzare la consapevolezza di uno sforzo apertamente bipartisan delle forze politiche di maggioranza e di opposizione per definire una soluzione, che per essere strutturale avrá bisogno di uno sforzo prolungato in un arco significativo di anni, a tale gravissimo problema dei ritardi di pagamento delle pubbliche amministrazioni, specie, ma non solo, in ambito sanitario”.

www.legacoop.coop

 

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