Siglata il 7 marzo a Roma tra Governo e parti sociali un’intesa a sostegno delle politiche di conciliazione tra famiglia e lavoro. Documento in allegato.
Favorire la conciliazione tra tempi di lavoro e famiglia, attraverso la modulazione e la flessibilità dell’orario di lavoro e altre misure quali l’utilizzo del telelavoro in alternativa ai congedi facoltativi o al congedo parentale, l’impegno di assegnare alla lavoratrice, dopo il rientro dalla maternità, le stesse mansioni o mansioni equivalenti, l’attuazione di forme di welfare aziendale anche incentivate, la possibilità di concordare modalità temporanee di esercizio dell’attività lavorativa per far fronte alla grave infermità del coniuge o di un parente.
È l’obiettivo dell’intesa a sostegno delle politiche di conciliazione tra famiglia e lavoro siglata il 7 marzo a Roma tra Governo e parti sociali. Per Legacoop, il documento è stato firmato da Claudio Riciputi, dell’Ufficio Politiche del Lavoro.
Si tratta di un’intesa che, sottolineando l’importanza di contesti territoriali attenti a tali tematiche, evidenzia il valore della flessibilità family-friendly nell’ambito delle politiche aziendali e della contrattazione collettiva di secondo livello.
Nel documento viene peraltro rilevato come la modulazione degli orari e dei tempi di lavoro e, in generale, le politiche aziendali di conciliazione possano beneficiare delle misure fiscali di detassazione del salario di produttività, con riferimento alle somme erogate nell’ambito degli accordi di produttività, nonché di decontribuzione, così come sarà successivamente chiarito da appositi atti amministrativi.
Viene inoltre costituito un tavolo tecnico per verificare, entro novanta giorni, le possibilità di adottare le buone pratiche individuate dallo specifico Osservatorio.
Documento in allegato.