Legacoop a tutela di pastori e trasformatori del Pecorino Romano Dop
Legacoop a tutela di pastori e trasformatori del Pecorino Romano Dop

In una lettera aperta al Governatore della RAS Francesco Pigliaru, all’Assessora dell’Agricoltura, Elisabetta Falchi, ai parlamentari sardi e alle associazioni agricole e datoriali, il Presidente di Legacoop Sardegna, Claudio Atzori, ha richiesto un intervento immediato contro l’attacco che Coldiretti Lazio, insieme al Presidente e all’Assessore dell’Agricoltura della Regione Lazio, stanno portando avanti verso la pastorizia sarda, dalla produzione alla trasformazione, colpendo il suo prodotto principale, il Pecorino Romano Dop.

“Basta leggere – scrive Atzori – la rassegna stampa dei giornali del Lazio e di quelli nazionali per capire cosa sta succedendo. Da quelle parti vogliono mettere in discussione la titolarità della Denominazione di origine come se spettasse solo ai produttori laziali il titolo di romano”.

“Si vuole mettere in discussione la titolarità della Dop Pecorino Romano come se spettasse solo ai produttori laziali il titolo di romano – prosegue Atzori – si attacca il Consorzio e la sua sede a Macomer, ma solo tre aziende laziali trasformano romano e in piccole quantità rispetto a quello trasformato in Sardegna”.

“Coldiretti sta sostenendo la richiesta di una nuova Dop da chiamare ‘Cacio romano’, che già di per sé genera confusione sui mercati”, chiarisce Atzori. Tuttavia, fa notare il Presidente, “omettono di dire che già dal 2009 i laziali potevano mettere la dicitura ‘Pecorino Romano prodotto nel Lazio’, lo fanno perché il vero obiettivo è quello di togliere la denominazione e l’utilizzo del marchio Pecorino romano ai produttori sardi”.

Ora, “ci attendiamo una presa di posizione forte anche da parte di Coldiretti Sardegna, del suo presidente Giovanni Battista Cualbu e del suo direttore Luca Saba”. Tutto ciò, conclude Atzori, per “convergere in una battaglia comune per difendere la ‘Dop Pecorino romano’ e quindi i 12mila pastori sardi, le loro Cooperative di trasformazione e la trasformazione degli industriali”, “Chiediamo a tutti di condividerla e al Presidente Pigliaru di convocare gli Stati generali del comparto ovino sardo, in un incontro pubblico, chiamando Produttori, Trasformatori, Cooperative, le relative rappresentanze, l’Assessore regionale all’Agricoltura, i Parlamentari sardi e i Consiglieri regionali, tutti insieme a tutela della pastorizia sarda (e non solo)”.

Rassegna Stampa:

Ansa Sardegna

La Nuova Sardegna

Sardinia Post

 

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