Le donne lavorano un’ora in più degli uomini
Le donne lavorano un’ora in più degli uomini

Il rapporto, curato da Inps, Istat e Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali relativo al periodo 2011-2012, fornisce un dato molto interessante che riguarda il divario tra le ore impiegate per le faccende domestiche tra uomini e donne.

Lavora di più e più a lungo. Il ritratto della donna italiana, fornito dal terzo Rapporto sulla Coesione sociale, è quello di una donna sempre più impegnata nel mondo del lavoro, ma allo stesso tempo ancora principale figura trainante della famiglia, sulla quale pesano le principali faccende domestiche.

Il risultato? La donna lavora un’ora in più dell’uomo: guardando infatti alla durata media generica, emerge come il carico complessivo tra il lavoro in casa e l’impiego fuori sia di 9 ore e 9 minuti per le donne, contro le 8 ore e 6 minuti degli uomini. Una forbice che si allarga ancora di più se si guarda alle coppie con figli: 9 ore e 28 contro 8 ore e 13, con uno scarto di un’ora e un quarto.

Tra lavoro, cura della casa e della famiglia, di tempo libero per la donna ne rimane ben poco: 2 ore e 37 minuti al giorno, quasi un’ora in meno rispetto alle 3 ore e 36 minuti dell’uomo. Tuttavia, il rapporto dimostra un notevole miglioramento se si guarda indietro di venti anni. La durata del lavoro familiare a carico della componente femminile è andata infatti diminuendo: per la madre lavoratrice nel 2008-2009 è di 5 ore e 10, mentre nel 1988-1989 era di 5 ore e 47 minuti.Il padre invece poteva vantare quasi 4 ore di riposo dall’attività lavorativa e familiare.

Tra le principali attività in famiglia in cui l’uomo "supera" la donna in termini di tempo, c’è sicuramente il gioco con i propri figli; tutte le altre mansioni, dalla pulizia alla cura della casa "pesano" ancora sulla donna per il 76,2%. Un valore lievemente più basso rispetto a quello del 2002-2003, quando la percentuale si attestava intorno al 77,6%.

I dati sono stati raccolti in base ad un’indagine svolta su un campione di coppie con le donne in un’età compresa tra i 25 ed i 44 anni, ovvero in una fase della vita in cui conferma la sua presenza sia in famiglia ma anche nel mercato del lavoro. Un lavoro che, nonostante la recessione economica, è sempre più "rosa": lo rivelano in questo caso i dati del Censis, relativi all’occupazione femminile, che dimostrano come nel biennio 2010-2011 sia aumentato il numero delle donne nel mondo del lavoro. Quindicimila sono stati i posti di lavoro maschili che sono andati perduti, contro i nuovi 110mila femminili che si sono creati, con un incremento valutato intorno all’1%. Un trend positivo che si è consolidato anche nel 2012: nei primi mesi dello scorso anno, l’occupazione maschile è diminuita dell 1,3%, in controtendenza con quella femminile che è aumanteta di oltre 118mila nuove unità (Scritto da Angela Iannone).

 

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