Il precariato giovanile non conosce crisi
Il precariato giovanile non conosce crisi

Un esercito di 1 milione e 640 mila giovani. Questi sono i numeri del precariato giovanile in Italia. Più della metà sono donne, e con l’aumentare del titolo di studio cresce anche la precarizzazione. Segue …

 

 

E mentre il numero di giovani occupati è diminuito del 15,6% dal 2007 per effetto della crisi economica, i contratti precari sono addirittura aumentati. Sono questi i dati diffusi da Datagiovani che ha esaminato la rilevazione sulle forze di lavoro dell’Istat nei primi due trimestri di quest’anno, stimando i giovani precari e confrontandoli con il 2007 per valutare come la crisi occupazionale abbia influito sui rapporti di lavoro più instabili. Si tratta di lavoratori dipendenti a tempo determinato o part-time che non hanno potuto scegliere una diversa forma contrattuale, nonché i collaboratori e le partite Iva che di fatto lavorano alla stessa stregua di lavoratori dipendenti. Queste tendenze sono particolarmente ampie nel Nord Italia, mentre al Centro-Sud, che detiene le quote più ampie di giovani precari, anche l’instabilità lavorativa ha fatto i conti con la crisi.

 

La disoccupazione giovanile ad ottobre 2011

 

Ad ottobre 2011 il tasso di disoccupazione giovanile relativo alla fascia di età dai 15 ai 24 anni risulta pari al 29,2%, contro un tasso di disoccupazione generale dell’8,5%.

 

Valutando le tendenze recenti dei tassi di disoccupazione giovanile e globale, si nota come sia dal punto di vista congiunturale (confronto con il mese precedente, quindi settembre 2011), sia dal punto di vista tendenziale (confronto con stesso periodo dell’anno precedente, cioè ottobre 2010) la situazione sia sostanzialmente la stessa:

 

la variazione congiunturale del tasso disoccupazione giovanile risulta pari al -0,1%, 0,2% quella relativa al tasso di disoccupazione totale;

 

dal punto di vista tendenziale i giovani disoccupati aumentano dell’1,5%, mentre il tasso di disoccupazione generale si attesta al +0,1%.

 

Prendendo in considerazione i livelli di disoccupazione giovanile precedenti alla crisi, e facendo riferimento al valore registrato a ottobre 2007, il tasso era pari al 21,9%; l’aumento percentuale rispetto a ottobre 2011 è dunque del 7,3%.

Fonte: www.datagiovani.it    

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