Festival delle Peschiere, conclusa con successo la seconda giornata nella città di Oristano
Festival delle Peschiere, conclusa con successo la seconda giornata nella città di Oristano

Entra nel vivo con la seconda giornata il Festival delle Peschiere promosso da Legacoop Sardegna e Festival Dromos tra Oristano e le peschiere vicine. La seconda giornata si è svolta nella cornice del Teatro Garau di Oristano. Il Vicesindaco Luca Faedda ha portato i saluti della Giunta comunale.

Tre le parole d’ordine: pianificazione, innovazione e riforme. “Abbiamo pensato questa quattro giorni, che prende il nome del Festival delle Peschiere, che sono le nostre peschiere – ha detto Claudio Atzori, presidente di Legacoop Sardegna -. Vogliamo provare a far conoscere i temi dell’agenda 2030 e il metodo provando a ragionare sui goal e sui target da prendere come metodo nelle politiche di integrazione. Lo sviluppo sostenibile non è solo ambiente ma lavoro buono, formazione scolastica”.

Una sfida importante accolta da Legacoop e dal gruppo Unipol, come sottolineato da Marisa Parmigiani,  responsabile sostenibilità gruppo Unipol, che ha coordinato il dibattito.

Sfida che interessa questo e anche i prossimo governi, come ha sottolineato Enrico Giovannini, Ministro delle Infrastrutture e Mobilità Sostenibile.  “Tema vitale per il nostro futuro, che non sia solo crescita ma maggiore equità, temi che sono oggetto dell’agenda 2030 ma anche dell’enciclica del Papa” ha chiarito il ministro. Poi un passaggio sul Pnrr e sulla decisione di cambiare il nome al Ministero diventato da Trasporti a Infrastrutture  e Mobilità Sostenibile. E le scelte di “regolazione in linea con l’obiettivo 9” e la scelta di investire nella direzione “della scelta della sostenibilità”.

Sviluppo sostenibile e strategia regionale, sono gli elementi che caratterizzano anche i gruppi di lavoro portato avanti dalla Regione. “Abbiamo costruito la strategia di sviluppo sostenibile – ha sottolineato Gianluca Cocco della Regione – con la programmazione dei fondi europei”.

Dal locale al globale e quindi la crescita e la sostenibilità che parte dai territori. A sostenerlo, rimarcando tutti gli aspetti della sostenibilità è stata Ester Cois, sociologa dell’università di Cagliari. “Quando parliamo di sviluppo sostenibile parliamo di persone che non sono tutte uguali”.

Un ruolo importante per concretizzare uno degli obiettivi dell’Agenda 2030 arriva dalle fondazioni.  A rimarcare l’importanza del tema sostenibilità, definito “centrale e sempre più all’attenzione di tutti noi” è stato Antonello Cabras ex presidente Fondazione di Sardegna. “Diciassette obiettivi valgono per tutto il mondo”. Poi la necessità di fare rete, anche da parte dei Comuni. “Abbiamo un sacco di energie nel campo delle rinnovabili – ha aggiunto – molti pannelli fotovoltaici, vento e non siamo così molto d’accordo tutti quando vengono proposti questi progetti. Qui si pone un tema rivolto ai giovani: se vogliamo che questa regione conquisti, come è possibile, conquistare l’autonomia energetica dalle fonti fossili, ed è un passo decisivo, non possiamo dire di no a tutto, qualcosa dobbiamo condividerla. In Sardegna possiamo farlo molto meglio di tutti gli altri territori che sono in tutto il Paese e possiamo spiegarlo anche in sede Europea”.

Carla Della Volpe presidente di Coopfin ha sottolineato il ruolo e l’importanza della Finanza che “credo possa giocare una partita importante”. “Noi abbiamo una finanziaria Regionale che si chiama Coopfin e la nostra missione è quella di sostenere e avviare allo sviluppo imprese e cooperative con erogazione di microcredito. Credo che questo strumento vada sostenuto e promosso”. Ha poi sottolineato l’importanza di fare rete per individuare insieme, pubblico e privato, delle diverse traiettorie di sviluppo.

Non meno importante, in questo percorso, il ruolo dell’Università. A sottolinearlo è stato il Rettore dell’Università di Sassari Gavino Mariotti secondo il quale è necessario “eliminare le divisioni” e fare rete. Non a caso ha sottolineato la realizzazione della  istituita dalla  Crui di cui fa parte anche l’ateneo sassarese.

“Il mio Ateneo – ha detto il rettore – ha vinto un Pnrr competitivo giudicato arrivando quarto in Italia e secondi al meridione per un importo di 147 milioni di euro, con circa di 40 milioni di euro sui bandi a cascata che vanno alle imprese”.

Daniela Ducato presidente Fondazione Territorio Italia, in collegamento ha illustrato i progetti di green conservation, e quindi l’occasione offerta dalla sfida sostenibile.

Pierluigi Stefanini, presidente dell’Asvis, nelle sue conclusioni ha sottolineato la vicinanza dello sviluppo sostenibile alla “vita di tutti noi”. E quindi l’importanza della “spinta che parte dai territori”. Poi l’esortazione a creare condizioni di partecipazione dai giovani alle istituzioni. E poi valutare gli effetti delle scelte effettuate.

La serata si è conclusa con lo spettacolo dell’artista Giobbe Covatta “Sei gradi”.

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