CIG in deroga: Regioni lanciano l?allarme
CIG in deroga: Regioni lanciano l?allarme

Errani, Presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, scrive al Ministro Fornero e accoglie l’invito delle Organizzazioni sindacali ad un confronto Governo-Regioni-Sindacati.

“Sul fronte della Cassa integrazione in deroga siamo ormai oltre il livello di guardia”, lo ha affermato il Presidente Vasco Errani al termine della Conferenza delle Regioni. “Il blocco dei pagamenti da parte delle sedi regionali INPS, fondato sulle direttive del Ministero del Lavoro, sta creando le premesse per un vero e proprio conflitto sociale. Si lasciano senza protezione sociale lavoratori che hanno maturato il diritto ai trattamenti in deroga nel 2012.

Per questo motivo – ha proseguito Errani – dopo essere intervenuto verso il governo ho aderito all’invito di Cgil, Cisl e Uil ad un incontro urgente Governo-Regioni-Organizzazioni sindacali. E’ un confronto quanto mai opportuno anche perché i dati confermano da un lato la preoccupazione per la copertura finanziaria della CIG in deroga per il 2012 che in base agli accordi sottoscritti rientra nella piena competenza dello Stato e dall’altro l’allarme per la situazione relativa all’anno 2013 che riproporrà in modo forte il tema della necessaria copertura finanziaria.

Sulla base di quanto deliberato oggi dalla Conferenza delle Regioni ha aggiunto il Presidente Errani – sono tornato perciò a chiedere al Governo un intervento immediato del Ministero del Lavoro per consentire all’INPS di procedere al pagamento degli ammortizzatori sociali in deroga relativi al 2012 ed inoltrati dalle Regioni a partire dal 2 gennaio 2013. Occorre poi che il governo proceda con urgenza alla emanazione dei decreti relativi all’anno 2013, permettendo di poter autorizzare la cassa per coloro che la utilizzano da gennaio.

Siamo di fronte ha concluso il Presidente della Conferenza delle Regioni ad una questione sociale che non può essere elusa in una fase in cui l’impatto occupazionale della crisi sta manifestandosi in tutta la sua drammaticità”.

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