ACI-CISL: insieme contro il dumping contrattuale
ACI-CISL: insieme contro il dumping contrattuale

L’Alleanza delle Cooperative Italiane, guidata dal portavoce Luigi Marino (presidente Confcooperative) con i presidenti Rosario Altieri dell’Agci e Giuliano Poletti della Legacoop, ha incontrato il segretario confederale della Cisl Raffaele Bonanni.

Roma, 30 marzo 2011 – «Rafforzare ulteriormente la collaborazione per un deciso contrasto del dumping contrattuale salvaguardando le “buone” cooperative dalla concorrenza sleale delle cooperative spurie che lavorano sottocosto e minano la competitività delle imprese che stanno legalmente sul mercato».

È il primo punto discusso nell’incontro che l’Alleanza delle Cooperative Italiane, guidata dal portavoce Luigi Marino (presidente Confcooperative) con i presidenti Rosario Altieri dell’Agci e Giuliano Poletti della Legacoop, ha avuto con il segretario confederale della Cisl Raffaele Bonanni.
 
«Dobbiamo valorizzare e salvaguardare il valore del lavoro in cooperativa che fornisce occupazione stabile e di qualità. Un valore supportato dai numeri – dice Marino – basti pensare che negli ultimi 10 anni l’occupazione nel movimento cooperativo è cresciuta del 37% e l’87% delle persone sono occupate con contratti a tempo indeterminato».

«Sulla previdenza – continua Marino – occorre una scelta univoca e cooperativa che abbatta gli steccati e porti all’unificazione dei tre fondi preesistenti (Cooperlavoro, Previcooper e Filcoop) in un unico soggetto che diventerebbe il quinto fondo italiano con un totale di oltre 130 mila iscritti e un patrimonio complessivo di oltre 800 milioni di euro».

Ultima, ma non in ordine di importanza, una riflessione che muove dalla vicenda Parmalat, ma resta di carattere più complessivo. «Vanno incoraggiate e sostenute le politiche di crescita dimensionale e di capitalizzazione delle imprese italiane che sono, a prescindere dalla tipologia societaria, mediamente piccole e sottocapitalizzate – conclude Marino – per fronteggiare le sfide sempre più impegnative imposte dall’economia – mondo».

Fonte: www.legacoop.coop

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