Tenutosi l’evento di presentazione del progetto  Me.Co.,  – Mentoring e Comunità per lo sviluppo eco-sostenibile
Tenutosi l’evento di presentazione del progetto Me.Co., – Mentoring e Comunità per lo sviluppo eco-sostenibile

Venerdì 27 settembre, presso il T-Hotel, a Cagliari, si è tenuto l’evento di presentazione del progetto  Me.Co.,  – Mentoring e Comunità per lo sviluppo eco-sostenibile, a valere sul programma Interreg, Italia-Francia Marittimo presentato. “Il progetto – ha sottolineato nell’introduzione Carla Della Volpe –   annovera un partenariato composto dal Capofila, il Dipartimento di Economia  dell’Università di Genova, e da altri sette partners, italiani e francesi, tra cui Legacoop Sardegna e l’Assessorato regionale del Lavoro”.

Nella Tavola Rotonda, l’Assessore regionale del Lavoro, Alessandra Zedda, ha parlato di “nuova sfida”, evidenziando la necessità di “investire al meglio le risorse comunitarie, ridurre la burocrazia nella stesura dei bandi”. Ha quindi messo in luce che “il Fondo sociale europeo ci consente di avere formule più snelle e noi dobbiamo usarle tutte”, e che sia “necessario spendere presto dando gambe ai progetti coerenti e apprezzati dalle comunità e dai territori”.

Claudio Atzori, Presidente di Legacoop Sardegna, ha messo in,luce che la Cooperativa di Comunità  sia uno strumento che va oltre la semplice impresa ma anche un elemento per “provare a dare una soluzione ai problemi  legati allo spopolamento e risposte alla richiesta di sostenibilità che serve sia al piccolo centro ma soprattutto alla Regione”.  “E’ necessario un cambiamento nel modo di pensare” ha continuato, non solo voltando pagina ma “scrivendo un nuovo libro”. Ha quindi rimarcato l’importanza dell’essere “comunità” ,anche con un appello ai sindaci perché si “siedano assieme alla Regione per riscrivere un nuovo modello di sviluppo, che non deve buttare tutto quello che c’è”.

Nicoletta Buratti, docente all’università di Genova (struttura capofila del progetto) ha evidenziato che il progetto abbia come punto di partenza la territorialità, l’attaccamento ai territori e la voglia di mettersi in gioco. “Si tratta di dare uno  stimolo all’imprenditorialità e  e autoimprenditorialità che parte dal basso e nelle zone interne”. Elementi necessari per superare le difficoltà create da situazioni dovute a mancanza di lavoro o”carenze da cui si possono creare poi situazioni di disagio”. Quindi la necessità di provare a replicare “esperienze positive che già si sono registrate in  altri centri d’Italia”.

Per Emiliano Deiana, Presidente dell’Anci, è necessario concentrarsi sulla programmazione e “considerare i termini dello sviluppo, lotta allo spopolamento, in capo alle istituzioni”. “Le cooperative di Comunità – ha detto – devono essere intese come attività di rianimazione delle comunità”.

Tommaso Scavone di Scop Paca & Corse, partner di Me. Co., ha rimarcato le peculiarità del sistema francese.

Nel dibattito sono intervenuti numerosi rappresentanti delle Istituzioni, nazionali e regionali, Sindaci, Presidenti di Unioni dei Comuni.

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