Legacoop, Regione convochi Stati Generali della Sardegna per emergenza economica e sociale
Legacoop, Regione convochi Stati Generali della Sardegna per emergenza economica e sociale

Subito la convocazione degli stati generali della Sardegna per affrontare l’emergenza economica e sociale. È la richiesta inviata dal Presidente di Legacoop Sardegna Claudio Atzori per affrontare l’emergenza economica e sociale legata a quella sanitaria del coronavirus al Presidente della Regione, al Presidente del Consiglio regionale e ai capigruppo di maggioranza e opposizione.

“Riteniamo importante che la massima Istituzione sarda si ritrovi insieme, maggioranza e opposizione, per costruire un’iniziativa di contrasto alla crisi, guardando alle esigenze dei sardi più che a quelle della propria parte politica. Importante ma non sufficiente – scrive Atzori -. Un accordo giocato solo sugli equilibri politici, privo dei contributi del mondo della produzione e del lavoro, oltre che essere difficilmente in grado di rappresentare pienamente la nostra regione anche nei rapporti con il Governo nazionale, sarebbe certamente incapace di fare ripartire il nostro sistema economico con forza ed equità”.

Il Presidente di Legacoop rimarca che “In una fase drammatica come questa si deve chiedere e pretendere il contributo di tutta la classe dirigente sarda, non solo di quella politica”. Non solo. “Non è tempo di autoreferenzialità istituzionale, nemmeno attraverso un accordo tra maggioranza e opposizione come leggiamo sulla stampa. Serve allargare la responsabilità in uno spazio condiviso con le forze economiche e sociali, portatrici degli interessi collettivi di imprese e lavoratori”. Nell’appello richiesta Atzori ricorda che “Il nostro sistema, già fragile nel quadro economico nazionale ed internazionale di qualche mese fa, se non sarà capace di impostare ricette davvero nuove che sappiano comprendere il cambiamento, rischierà di essere letteralmente schiacciato dal nuovo contesto”.  Proprio per questo motivo “Ed allora serve evitare proposte semplicistiche affrettate rispetto ai problemi complessi che stiamo vivendo, serve respiro e razionalità accanto all’emozionalità”.

“Non ci è stato chiesto alcun contributo sulla Legge di Bilancio 2020, definita da voi tutti “tecnica e di emergenza”, e per la grave situazione abbiamo scelto la strada della responsabilità.

Oggi, però, noi pensiamo sia nostro dovere più che nostro diritto, chiedere che alle scelte strategiche da fare non possa mancare la voce di tutto il mondo produttivo e del lavoro – prosegue Atzori -. Tra l’altro, la nostra rappresentanza non può essere sostituita da chi, come in altre stagioni, cercherà di drenare risorse pubbliche verso modelli di sviluppo che fino ad ora sono serviti più per l’arricchimento di pochi che per il benessere dell’intera comunità sarda. Occorre , invece, partire dalla volontà di superare una distanza profonda tra chi ha di più e chi ha poco, distanza che nel prossimo futuro rischierà d’essere ancora più intollerabile”.

Per il leader della Lega delle Cooperative “La gestione della vecchia crisi economica e sociale ha visto sparire il ceto medio, quel gran pezzo di Sardegna che legava le distanze tra primi e ultimi. Son cresciuti a dismisura i poveri, gli ultimi e i penultimi ed è aumentata la sacca dei vulnerabili, ormai maggioranza nella nostra regione. Oggi probabilmente sarebbe necessario convocare gli Stati Generali della Sardegna. Noi, intanto, come Legacoop aspettiamo almeno la convocazione di un tavolo nel quale poter confrontare le nostre proposte con altre. Poi sarà la politica a decidere”.

 

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