Donne nei CdA, legge bloccata in Senato?
Donne nei CdA, legge bloccata in Senato?

Il Disegno di Legge che prevede un equilibrio di genere nei CDA delle società quotate in Borsa, dopo essere passato alla Camera, si è arenato al Senato. Segue …

ABI, Confindustria e ANIA hanno proposto che siano riconsiderate le sanzioni in caso di violazione della norma e chiedono la sua applicazione con gradualità, proponendo di attendere due o tre rinnovi dei CDA.

L’assenza delle sanzioni e dell’applicazione immediata delle legge, vanificherebbe gli sforzi già molte volte rinviati di inserire le donne nei CDA per ottenere una migliore rappresentatività femminile.

L’obiettivo delle proponenti la legge è quello di portare ad un riequilibrio di genere, non solo nei Consigli di Amministrazione ma anche all’interno degli organigrammi delle stesse società quotate in Borsa, al fine di prevedere un impatto diretto sull’intera struttura societaria.

Il DDL rappresenta inoltre un forte segnale alla comunità finanziaria e agli investitori di maggior garanzia nella corporate governance in Italia.

Vari movimenti sono impegnati a scrivere al Presidente del Senato, Renato Schifani e al Presidente della Commissione Finanza Mario Baldassari per chiedere che il testo non sia cambiato.
Leggi l’articolo di Jolanda Bufalini sull’Unità che ha intervistato Serena Romano.

Puoi consultare il DDL N° 2482 "Modifiche al testo unico delle disposizioni in materia di intermediazione finanziaria, di cui al decreto legislative 24 febbraio 1998, n°58, concernenti la parità di accesso agli organi di amministrazione e di controllo delle società quotate nei mercati regolamentati"

Scrivi anche tu al Presidente del Senato segreteriagabinettopresidente@senato.it
e al Presidente della Commissione Finanze Baldassarri mario.baldassarri@senato.it

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