24 novembre: CGIL, CISL e UIL con i lavoratori ed i pensionati
24 novembre: CGIL, CISL e UIL con i lavoratori ed i pensionati

Mario Medde, CISL: “la mobilitazione dei lavoratori e dei pensionati sardi è l’unica risposta per rafforzare la richiesta di cambiamento del Governo verso la Sardegna e dell’azione di governo nell’Isola.” Segue ….

“La manifestazione indetta da cgil cisl uil per il 24 novembre, in un sabato del mese di novembre e senza aver proclamato lo sciopero generale per non creare ulteriori problemi all’economia dell’Isola, rafforza la coesione sociale con una grande iniziativa di partecipazione democratica e di popolo, come è nella tradizione del sindacalismo confederale. Migliaia di lavoratori, insieme ai pensionati e ai disoccupati, con la presenza numerosa di giovani e studenti, chiederanno allo Stato e alla Regione una svolta indispensabile perché l’azione di governo attui finalmente politiche a favore della Sardegna, soprattutto sul versante del lavoro, delle tutele sociali e del rilancio del sistema produttivo.

Si tratterà di una grande e unitaria manifestazione dei sardi per dare forza alla Sardegna nella vertenza verso lo Stato ch attraverso il Governo Monti, vuole ridurre la specialità e l’autonomia e, insieme, le risorse finanziarie dovute alla Sardegna.

Ancora una volta dunque, in una fase politica e istituzionale caratterizzata a livello nazionale da politiche restrittive e recessive, e in Sardegna da notevoli carenze nel governo dei problemi dello sviluppo e dell’occupazione, CGIL CISL UIL della Sardegna si fanno carico dell’interesse generale e della tenuta di una coesione sociale messa a dura prova non solo dalla crisi ma anche dalla debolezza strutturale della rappresentanza politica e istituzionale.

L’obiettivo fondamentale sarà la richiesta di invertire la rotta nell’azione di governo per sollecitare, dunque, un cambiamento che riconosca alla Sardegna il diritto alle pari opportunità, rispetto alle altre regioni, e l’autonomia finanziaria reale con la revisione del Patto di stabilità e con l’incremento delle poste finanziarie per l’Isola.

In un momento caratterizzato da un’eccessiva attenzione verso le logiche di schieramento della politica e dentro i partiti, la manifestazione del 24 novembre punta a ricordare che la priorità degli interventi e dell’attenzione spetta a settecentomila cittadini sardi che hanno stipendi e pensioni al di sotto dei mille euro mensili a trecentomila poveri che sono il frutto di una crisi economica, ma anche dell’incapacità di attuare misure per attutire l’impatto della crisi e rilanciare la crescita economica.”
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